L’introduzione della day surgery in Italia ha rappresentato un’innovazione epocale, che ha diminuito il tempo di permanenza del paziente in ospedale e ne ha ridotto i disagi conseguenti.
L’adozione di questa nuova metodica clinica richiede, d’altro canto, un assetto organizzativo specifico ed autonomo all’interno di un ospedale e, quindi, uno sforzo economico considerevole. Si tratta di investimenti per la realizzazione di una zona di accettazione informatizzata, di sale operatorie, camere di ricovero, studi per visite mediche, sale di medicazione, bagni e personale infermieristico specializzato.
La “chirurgia di un giorno” si accompagna anche all’utilizzo di strumenti tecnologici e medici evoluti: gruppi elettrogeni indipendenti, gas medicali, cardiomonitor, defibrillatori, frigoriferi per la conservazione di farmaci ed emoderivati, sistemi di riscaldamento, raffrescamento e umidificazione. Senza dimenticare gli arredi, le attrezzature, i farmaci e le protesi.

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